#5
(PARTE SECONDA)
A WOMAN’S WORTH
Di tobia
Attenzione: la storia prosegue da
CAPITAN AMERICA 9
Il suo nome è Cathy Webster. Frutto di un esperimento volto a realizzare il massimo potenziale psicofisico in una ragazza, combatte per la libertà e gli ideali del suo paese nell’identità di Spirito Libero. In questo momento il suo corpo è teso per lo sforzo, la sua fronte imperlata di sudore. Con un calcio trapassa la figura davanti a lei da parte a parte. Non appena ritrae il piede, qualcosa fuoriesce dallo squarcio per scorrere velocemente verso il pavimento.
“Complimenti, Cathy, quel sacco non ti importunerà più! Spero che tu abbia intenzione di raccogliere tutta quella sabbia da terra!”
“Chi… oh, buongiorno, Hallie! Dormito bene?”
Hallie Takahama, alias Jolt, è la più giovane dei giovani supereroi che abitano con Cathy, i New Warriors.
“Meglio di te, a quanto pare… Oppure ogni mattina appena sveglia massacri qualche sacco?”
“Beh, io non ho poteri come le tue scariche bioelettriche, Hallie. Tutto quello su cui posso contare è il mio corpo, e devo mantenerlo costantemente allenato.”
“Ok, questo lo capisco, ma non ti sembra di aver… esagerato?”
Cathy osserva il sacco sgonfio e la piccola montagnola di sabbia formatasi al di sotto.
“In effetti…”
“C’entra la faccenda di Santo Marco, vero?”
“Io… Sì, è vero. Mi sono fatta fregare da Snakeskin come una principiante, ed ho messo Deathcry nella condizione di ucciderlo per salvarmi la vita.”
“Beh, forse Deathcry avrebbe potuto salvarti senza ucciderlo, forse no… ma non è questo il punto! Cathy, tu sei una principiante! Insomma, non puoi pretendere di essere la Capitan America al femminile, quello ha mezzo secolo di esperienza.”
“Beh, quello vecchio… Ma il nuovo è meno esperto di me, ma a quanto pare è più che all’altezza del suo predecessore.”
“Cos’è quel tono in quel ‘più che all’altezza’?”
“Ah, ti ci metti pure tu? Fila, non devi andare a scuola?”
“Tra un po’: la prima ora è scoperta,oggi, e poi abbiamo una conferenza sul ruolo della donna nella società del nuovo millennio. A giudicare dai volantini e dei manifesti deve essere molto interessante. Se vuoi puoi venire anche tu, ti lascio un volantino!”
In quel momento passa con sguardo assente, fisso verso la porta del bagno, Rictor. Hallie e Cathy lo guardano un po’ stranite.
“Ric, ma non hai lezione? Robbie è uscito mezz’ora fa!”
“Laboratori linguistici. Lui spagnolo, io francese. Lui mattina presto. Io appena dopo mangiato. Pipì e dormire ancora.”
Il
mio obiettivo sta arrivando! Sono appostato qui da mezz’ora, ormai. Per fortuna
non piove. Non ancora, guardando il cielo non saprei dire quanto durerà! È dura
fare gli appostamenti. Nei panni di Speedball sono un uomo d’azione, non sono
abituato ad aspettare il mio obiettivo, ma in genere mi butto a capofitto in
mezzo al pericolo. Ma ora, nei panni di Robbie Baldwin, devo avere pazienza. È
quasi l’ora, sento che il mio bersaglio sta per avvicinare. Eccolo! Non devo
far capire che non stavo aspettando altro, mi dirigo verso la macchinetta del
caffè e mi prendo un moccaccino (non chiedetemi che cosa è di preciso, è
qualcosa di simile al cappuccino). Come previsto, il mio bersaglio non è solo.
Diamine, si sono fermate. Che cosa faccio, che cosa faccio? Faccio finta di
leggere questo manifestino sulla bacheca… Incontri delle Sorellanze? Ma per
piacere… Per fortune il mio obbiettivo è di nuovo in movimento, sempre con la
sua ‘copertura’. Si siedono davanti a due computer, un terzo al loro fianco è
libero. Perfetto! Butto via ciò che rimane della brodaglia della macchinetta e mi
preparo. Ora è il momento della verità!
“Scusate, ragazze, è libero questo posto?”
“Oh, certo! Siediti pure. Io mi chiamo Marcy, lei Francine.”
“Piacere mio! Io sono Robbie.”
“Ma tu non sei quello che era sempre in ritardo le lezioni scorse?”
“Ehm, sì… Ma finalmente sono riuscito ad adattare i miei bioritmi… A quanto pare i gruppi di oggi sono quelli definitivi, ci faremo tutto il laboratorio di spagnolo insieme!”
”Già. Te la cavi? Noi siamo un po’ negate…”
“Beh, il mio coinquilino è messicano, diciamo che me la cavo…”
EVVAI!!!
Sono in
gruppo con la ragazza più carina di tutto il corso!!! Robbie, vecchio mio,
valeva la pena di svegliarsi presto, stamattina!
Cathy e Hallie escono di casa di con tranquillità. “Mi spiace per Elvin che è andato a scuola normalmente, ma per fortuna la mia prof. di storia stamattina è assente, quindi mi faccio solo la conferenza oggi!”
“Buon per te, Hallie. Io oggi ho una lezione alquanto noiosa di Psicologia Cognitiva…”
“Beh, sono arrivata. Quelle dovrebbero essere le relatrici della conferenza. Non voglio arrivare tardi… Ah, tieni il volantino!”
Hallie corre verso l’ingresso della scuola, mentre un gruppo di donne scende da una limousine. Una donna bionda, con un completino dorato, attira l’attenzione di Cathy.
“Dove l’ho già vista, quella?”
Cathy è uscita. Sono
usciti tutti, tranne Rictor, che dorme beato nella
stanza accanto. Posso uscire senza rischiare di incrociare qualcuno. Da quando
siamo tornati da Santo Marco Cathy non mi ha più rivolto la parola, e anche gli
altri sono abbastanza inquieti in mia presenza. Deathcry
è improvvisamente diventata l’ospite indesiderato della casa? Cosa potevo
aspettarmi da un gruppo di ragazzini? Stupidi idealisti, loro non sanno cosa
vuol dire combattere veramente. Io sì.
Ho perso la mia infanzia, sono stata allevata da un gruppo di ribelli per poi
essere catturata dalle truppe imperiali di D’Ken ed
essere sbattuta nei pozzi degli schiavi. I miei giocattoli da piccola erano
picconi e neurofruste, ero il trastullo delle
guardie… Nel breve periodo in cui Deathbird sedette
sul trono di Chandilar, divenni la più giovane
combattente della Guardia Imperiale, guadagnandomi con il sangue e gli artigli
la libertà dai pozzi. È questo che sono? Una macchina per uccidere e
nient’altro? Uccidere in combattimento per me è naturale come respirare. Ma se
questo prima mi rendeva la migliore della mia squadra, ora fa di me
un’emarginata. Cosa devo fare? Reprimere la mia natura, il mio io, per non
essere sola?
Deathcry attiva l’induttore di immagini, assumendo l’identità di Dalilah Cross, e si prepara per andare al lavoro.
È ormai quasi ora di pranzo quando Rictor raggiunge Robbie al Caffè a Go-Go. Deathcry, nella sua identità di Dalilah Cross. Nell’oltrepassare una porta si scontra con una ragazza bionda, decisamente più vecchia di lui, con un elegante tailleur rosso e una cartella sotto il braccio.
“Mi scusi señora...” lo sguardo della ragazza si fa duro “ehm, señorita!”
“Non è nulla bimbo. Ora, vuoi restare qui fermo sulla porta o entriamo?”
Rictor la guarda un attimo perplesso. “Ma lei non è la giornalista di Now, Joy Mercado?”
“Come fai a conoscermi? Non ho mai scritto sulla pagina dei bambini!”
Ric incassa e si dirige verso il tavolo dove vede Robbie intento a mangiare un hot dog sfogliando distrattamente dei fogli pieni di appunti.
“Allora, come va, Ragazzo Meraviglia? Riuscito ad agganciare la tipa stamattina?”
“Si chiama Marcy, ed è anche molto simpatica, a quanto pare. Tu invece hai fatto colpo, eh?”
“Cosa? Ah, la bionda! È una giornalista di Now, ed ora ho capito come mai i suoi articoli sono reputati tra i più taglienti della stampa. Madre de Dios, che caratterino…”
Mentre parlano, notano un ragazzo biondo, non molto più vecchio di loro, dal fisico possente, entrare con titubanza nel locale, per dirigersi al tavolo dove siede anche la giornalista. I due Warriors osservano la scena.
“Poveraccio, non sa cosa lo aspetta…”
“Beh, a quanto pare ‘penna affilata’ ritrae gli artigli con quel marcantonio… Guarda come ha cambiato atteggiamento!”
In quel momento nel bar entra Spirito Libero, in abiti civili, dirigendosi decisa verso il tavolo dei ragazzi. Robbie e Ric osservano il ragazzo seguire con lo sguardo la loro amica, per poi incappare nel feroce rimbrotto da parte di Joy (anche se non sentono il discorso, l’espressione della giornalista e l’atteggiamento remissivo del biondo ne fanno intendere bene il senso).
“Forse abbiamo un problema!” esordisce Cathy.
“Tu sicuramente! Vedi quella bionda? Hai appena catturato l’attenzione del suo ragazzo, credo!”
Cathy si volta un attimo. “Suo ragazzo? Mamma mia, avrà sette, otto anni più di me ed esce con i ragazzini? Ad ogni modo”, dice sedendosi, “sono preoccupata per Jolt. Nelle ultime settimane è diventata molto aggressiva…”
“Beh, non è mai stata una ragazzina tranquilla…” dice Robbie massaggiandosi lo stinco, spesso vittima dei calcioni di Hallie.
“In ogni caso, mi ha dato questo volantino… Si tratta di una conferenza sul femminismo a cui partecipa oggi. È organizzata da una certa organizzazione presieduta dalla Dottoressa Wentworth.”
“E allora? Ok, sta diventando un po’ misantropa, ma…”
“Non capite! Deirdre Wentworth è il nome di Superia, la donna che mi ha reso Spirito Libero con l’intenzione di usarmi come paladina nella sua folle campagna contro gli uomini!”
“Uhm, sicura che fosse il suo vero nome? O che non sia un caso di omonimia? Mi avevi detto che Superia era stata uccisa dal Teschio Rosso…”
“Sì, o almeno pensavo… Ma ho visto una donna alla scuola di Hallie che ho riconosciuto solo dopo: Angela Golden, alias Goldigger. Era un’agente di Superia, prima di mettersi al servizio di Damon Dran. Quando ho conosciuto il vecchio Cap, lui si era scontrato con lei da poco. Mi sembrano troppe coincidenze…”
“Beh, provo a mandare un messaggio a Elvin chiedendogli se ha notato nulla di strano… Non era anche lui alla conferenza?”
“Credo di sì… Prova a sentire…”
Robbie smanetta un po’ con il telefonino. Gli altri due allungano il collo per vedere cosa scrive.
Rictor lo guarda in maniera strana.
“’P.S:: sono in gruppo con una tipa strafiga’? Ma ti pare importante dirglielo in questo momento?”
“Ehi, sono troppo felice! Intanto tu devi ancora parlarci con la tipa indiana!”
Una musichetta fastidiosa si diffonde per il locale. Robbie fa lo sguardo innocente.
“Non è il mio! Non ho l’inno americano come suoneria!”
I tre osservano il ragazzo biondo rispondere ed andarsene di corsa.
Deathcry si avvicina a loro.
“Allora, prendete qualcosa?”
Robbie alza il bicchiere di Sprite mezzo pieno.
“Hola, ‘Dalilah’! Mi porti una Fanta?”
“Per me una coca.” Dice Cathy senza alzare lo sguardo.
“Ok, bello! Bionda, non possiamo continuare così.” Dice l’aliena mentre prende i listini.
Improvvisamente una musichetta ancor più fastidiosa viene dal cellulare di Robbie.
“Era meglio l’inno americano di ‘Smooth Criminal”…”
“Ehi, gli Alien Ant Farm mi piacciono un sacco… Pronto? Ciao Elvin!”
All’altro capo del filo, Elvin Halliday, alias il poderoso Rage, parla dal bagno del Liceo Midtown High.
“Ciao Robbie. Senti, io sono uscito dalla conferenza, non ne potevo più di ascoltare un gruppo di esaltate che non fanno altro che colpevolizzare gli uomini per ogni singola tragedia del mondo… Hallie mi ha detto che dopo scuola andrà alla sede dell’organizzazione per informarsi meglio sulle loro attività. Senti, io finisco tra venti minuti, andiamo da Dwayne a vedere se riusciamo a scoprire qualcosa con i suoi computer?”
“Ok, tra mezz’ora alla REvolution. Ci becchiamo lì.”
La conferenza è ormai finita. Hallie ha seguito il dibattito con attenzione per tutto il tempo. Ora si avvicina alla bionda in completo dorato ansiosa di ricevere ulteriori informazioni sul movimento.
“Mi scusi, signorina Golden…”
“Chiamami pure Angela.”
“Helen Takahama. Avete detto che avete dei corpi di volontarie, giusto? Come si fa per farne parte?”
“Beh, Helen, se vieni alla nostra sede lo scoprirai.”
“Avevo proprio intenzione di venire!”
“Ottimo, allora posso darti un passaggio. La limousine è qui fuori.”
Le due escono dalla scuola e salgono sulla limousine. L’autista (rigorosamente donna), fa salire Hallie e Angela, poi si rimette al volante e mette in moto. All’interno Angela Golden si versa un aperitivo.
“Dunque, cara Hallie, hai mai sentito parlare di Femizonia?”
“È da dove proviene quella tipa che si era scontrata con i Fantastici Quattro, Thundra?”
“Anche… Ma è anche il nome del nostro progetto più ambizioso. Immagina un’isola popolata da sole donne…”
REvolution. All’ingresso del palazzo si incontrano Rictor, Rage, Spirito Libero, Speedball e Deathcry, tutti in abiti civili.
“Non c’era bisogno che venissi, DC, sul serio. Probabilmente sarà stato solo un refuso…”
“Dopo tutto quello che ha detto Cathy? No, credo che l’indirizzo e il numero di telefono su quel volantino siano totalmente falsi. Ho idea che Hallie sia in pericolo…”
“Non lo so, io l’ho vista salire su quella limousine di sua spontanea volontà.
Ai piani superiori Pepper Potts sta uscendo dall’ufficio di Dwayne Taylor. La sua carica di Presidentessa della Stark Solutions è meno pesante di quanto pensasse (lavorare tutti questi anni a stretto contatto con Tony Stark l’ha dotata di una certa attitudine agli affari), quello che le sembra veramente nuovo è il costante essere sotto i riflettori ed il sentirsi chiamare per nome da gente che fino a qualche mese prima si sarebbero rivolti a lei semplicemente come “Signorina”… Mentre è assorta in questi pensieri, uno squarcio spaziale compare di fronte a lei si materializza la killer teleporta nota come Fatale. Per chissà quale coincidenza, nello stesso istante esce dal suo ufficio Dwayne Taylor. Alla vista della mutante reagisce istintivamente afferrando Pepper e spingendola dentro uno stanzino. Quindi fronteggia Fatale. La quale è visibilmente scocciata dall’intromissione di Dwayne.
“Dannazione, Superia non sarà affatto contenta… Togliti bimbo, il mio obiettivo è la Potts!”
Dwayne non indossa la sua corazza da Night Trasher, ma anche senza è un combattente micidiale.
“Dovrai prima vedertela con me!”
“Non ho tempo per te… Knockout, occupatene tu!”
“Che cosa?” Dwayne si gira e vede una mastodontica donna di colore.
L’ascensore è arrivato al piano ed i New Warriors si preparano ad uscire, quando le porte si aprono e come un missile entra Dwayne travolgendoli.
“Dwayne! Che accoglienza calorosa!”
“Robbie! Ci sono delle criminali… Vogliono la Potts…”
Robbie si fionda fuori dall’ascensore trasformandosi in Speedball. Con un solo balzo arriva di fronte al gruppo di criminali pronte a combattere: Fatale, Knockout, Fer-De-Lance, Black Racer e Biscia.
“Arrendetevi! Altrimenti ve la vedrete con Speedball!”
“Sai che paura!”
“L’avete voluto voi!” Speedball spicca un balzo e passa di un metro abbondante sopra le teste delle donne. Fatale, l’unica che non solleva la testa per seguire la traiettoria del giovane eroe, lancia un grido di avvertimento.
“Stupide, attente davanti!”
Come un tir, Rage travolge il gruppetto: Black Racer, grazie ai suoi poteri di velocista, riesce ad evitarlo, mentre Fatale si teletrasporta al sicuro. Le altre restano a terra prive di sensi. Black Racer fa per scattare contro Rage.
“Dannazione, Superia aveva detto che avremmo potuto ritrovarci a combattere con Iron Man, Deathlok o Machine Man… Non aveva detto nulla dei New Warriors!”
Un piede si infila tra le gambe della velocista, facendola volare contro un muro. “Superia, hai detto, eh?” chiede Spirito Libero, non accorgendosi che dietro di lei si sta materializzando Fatale. La mutante imbraccia una lama e sta per affondare quando sente una pistola puntata alla testa. “Allora, secondo te è più veloce il tuo teletrasporto o il mio dito nel premere il grilletto?”
Dieci minuti dopo, cinque figure in costume ed una in borghese si materializzano in una strana struttura.
“Bentornate, sorelle! La missione è andata a buon fine, a quanto pare. Sorelle di Femizonia, prendete Miss Potts e portatela dalle altre. Allora, Fatale, avete incontrato resistenza? Questo era il “rapimento” più rischioso…”
La voce imperiosa di Man-Killer risuona per la stanza.
La figura dalla pelle viola fa un cenno con la mano. “Nessun problema, sorella! Ora andiamo a riposarci!”
Deathcry, abilmente travestita da Fatale (per fortuna le loro tonalità di viola sono molto simili…) fa un cenno alle sue compagne e si allontana, preoccupandosi di non guardare in faccia nessuno. Dietro di lei Spirito Libero, che indossa il costume di Biscia (e non è la prima volta), mentre i ragazzi sono visibilmente imbarazzati con addosso costumi femminili: Rage ha i fianchi che gli scoppiano, costretto nel costume di Knockout, Rictor sopporta a malapena la pressione sul cavallo, inguainato nel costume di Fer-De Lance, mentre Speedball ringrazia il cielo che Black Racer si copriva interamente il volto, quindi non ha dovuto far ricorso ai trucchi di Cathy come i suoi due amici per assumere un aspetto più femminile.
“Fatale” apre con discrezione una porta che si apre su quello che sembra l’anticamera di un bagno e fa cenno agli altri di entrare, quindi si guarda intorno con circospezione e la richiude dietro di sé.
Quando entra vede “Black Racer” piegata in due che trattiene a stento le risate.
“Che diavolo hai da ridere tanto, Robbie? Siamo in una situazione…”
Senza rispondere, Robbie indica un orinatoio fissato al muro. Deathcry osserva per un attimo perplessa, poi esclama “Oh!” e le scappa un sorrisino anche a lei.
Cathy prende la parola.
“Non abbiamo idea di dove possa essere Jolt, in realtà non sappiamo nemmeno se si trovi qui… Però Superia ha in mente qualcosa di grosso, questo è sicuro! Quando siamo arrivate, oltre a Man-Killer ho riconosciuto altre due criminali, Mezzavita e Infomorph…”
“Io ho riconosciuto pure Phantazia, faceva parte della Confraternita che si è scontrata con X-Force, molto potente… Anche se non ho mai capito di preciso che poteri abbia…” dice Rictor massaggiandosi i “punti strategici”.
“Ad ogni modo, dobbiamo separarci, senza dare nell’occhio, siamo in un ambiente ostile…”
“E di chi è stata l’idea di costringere Fatale a teleportarci qui?” chiede Speedball cercando di trovare una posizione in cui il gancetto del reggiseno imbottito non gli faccia prurito.
“Non rompere, Robbie. Avevi forse un’idea migliore? Piuttosto mi spiace che non ci fossero abbastanza ‘travestimenti’ anche per Dwayne…” fa Spirito Libero tirando un pugnetto sul “seno” di Robbie.
Rage si fa avanti. “Scusate, ma non dovremmo pensare anche alla Potts? Si è offerta di farsi catturare solo per permetterci di giungere qui…”
“A quella donna non manca il coraggio, Elvin. È lei che ci ha suggerito il piano, sono sicuro che se la caverà finché non avremo risolto la questione!”
Nel corridoio, intanto, due criminali stanno passeggiano abbastanza tranquillamente: Ferocia e Anaconda.
“Così saresti una lupa in forma umana e non viceversa? Allucinante…”
“Voi umani siete sempre così… un attimo! Sniff sniff… Grrrrrrr”
“Che succede?”
“Uomini! Qui dentro!”
“Uomini? Impossibile! Suona l’allarme!”
Con la forza di un maglio, il braccio estensibile di Anaconda sfonda la porta. “Bene bene… Cosa abbiamo qui? Degli ometti in crisi ormonale?”
Speedball reagisce all’istante rimbalzando contro la mastodontica donna, facendola volare dalla parte opposta del corridoio. Fanno per scappare quando l’urlo di Ferocia li raggiunge.
“Scappate finchè volete! Ritroverò il vostro odore ovunque su quest’isola… Il testosterone puzza come il pesce andato a male!”
Davanti a loro si piazzano una mezza dozzine di criminali: la Regina delle Nebbie, Strobe, Dragoness, Pollicina, Phantazia e Tarot.
“Wow! E questo cos’è? La Sorellanza di Liberazione delle Donne Resistenti?” si domanda Rictor.
“Scherzate pure, uomini! Tra un po’ le donne non saranno più sottomesse, e voi la pagherete!”
“Sì, ma i mutanti resteranno perseguitati! Che fine hanno fatto i vostri ideali precedenti?” chiede Ric…
“E perché non c’è nemmeno un’afroamericana tra di voi? Non discriminerete mica i neri, vero?” chiede indignato Rage.
“Io… noi… che diavolo state dicendo?” grida Strobe lanciando un colpo energetico. I Warriors lo evitano facilmente. Approfittando del piccolo stato di confusione in cui erano cadute le mutanti, Speedball si lancia contro Phantazia, stendendola istantaneamente. “Era lei quella pericolosa, Ric?”
“Sì, ma stai attento anche a Tarot!” grida Ric facendo crollare una parete sulla testa di Dragoness. Spirito Libero e Deathcry si lanciano su Strobe, avendone ragione in pochi istanti, quando una fitta nebbia si alza nel corridoio.
“Dev’essere quella tipa dei Resistenti, la Regina delle Nebbie, mi pare…” sussurra Cathy a Deathcry.
“Non ci sarei mai arrivata, Cathy, grazie…”
Rage non vede più nulla, ma sente il suo ginocchio cozzare contro qualcosa.
“Ouch…”
“Chi diavolo sei?”
“Mi chiamo Pollicina, uomo!”
“Cacchio, sei veramente piccola… Senti, se ti arrendi prometto di non farti troppo male…”
Per tutta risposta, Rage riceve un pugno che lo fa volare attraverso il corridoio.
“Stupido! Posso controllare le mie dimensioni!”
“Ouch… Ma non le proporzioni, eh? Hai il sedere che sembra un cuscino matrimoniale!”
“Che cosa?” Pollicina si volta un istante per guardare il posteriore. Giusto il tempo che serve a Rage per assestare un pugno alla mascella che la stende sul colpo. “Benvenuta nel mondo delle pari opportunità, dove le donne vengono colpite come gli uomini!”
Speedball e Rictor camminano circospetti nella nebbia. Improvvisamente, la figura della mietitrice incappucciata si staglia di fronte a loro…
“Ric, ci hanno colpito durante la battaglia! Siamo morti! È finita!”
“No, cretino…”
Speedball si volta e vede il Diavolo. “Sì, è così, siamo all’Inferno!”
Rictor riesce a vedere quello che stava cercando, il presa d’aria! Con il suo potere fa crollare la parete e ingrandisce il foro dell’areazione, disperdendo quel che basta la nebbia per individuare Tarot. “Speedball! Colpisci Tarot e i suoi Tarocchi spariranno!”
Robbie non se lo fa ripetere due volte e con un balzo tramortisce la giovane Satira. Le figure scompaiono all’istante.
I New Warriors si radunano. “Che fine ha fatto la Regina delle Nebbie?” chiede Cathy.
“Non lo so, ma avete sentito Ferocia? Noi ragazzi siamo un bersaglio facile su quest’isola. Dobbiamo separarci: noi cercheremo di trattenerle, mentre voi due troverete Jolt, fermerete il piano di Superia, qualunque esso sia, troverete un modo per scappare o chiamare rinforzi e tornerete da noi, ok?” propone Rictor.
“Ma è un suicidio, Ric!” grida Deathcry stringendogli un braccio!
“Ha ragione, Ric! È un suicid*”. Con la mano libera Rictor tappa la bocca di Speedball.
“Lo so, sarà dura, ma è l’unica possibilità che abbiamo, e potrebbe essere l’ultima speranza dell’umanità, non abbiamo tempo per discutere! Cathy, DC, andate!”
Spirito Libero e Deathcry si allontanano, mentre la voce di Ferocia risuona in lontananza. “Eccoli, sono da questa parte!”
Rage si avvicina a Rictor.
“Ric, oltre a fare il figo con Deathcry, a cosa ci servirà tutto questo?”
“Sinceramente, amigo? Non ne ho idea! Non so nemmeno che cosa sta succedendo di preciso qui!”
Ferocia e una dozzina abbondante di altre criminali si parano davanti ai tre Warriors che aspettano a testa alta.
“Avanti, amigos! Per l’orgoglio maschile!”
Spirito Libero avanza per il corridoio senza nemmeno guardare la sua compagna. Deathcry la blocca mettendole una mano sulla spalla.
“Bionda…”
“Se quel “bionda” vuole essere un modo confidenziale di rivolgersi a me, ti assicuro che è fuori luogo…” Cathy fa per proseguire, ma Deathcry la strattona per la spalla costringendola a voltarsi.
“Stammi a sentire, ‘Spirito Libero’! Non so quale diavolo è il tuo problema! Ti ho salvato la vita a Santo Marco. Non sono contenta di aver dovuto uccidere un uomo per riuscirci, ok. Ma non ti sembra che tu ti stia dimostrando un po’ arrogante?”
“Arrogante? Deathcry, hai ucciso un uomo! Te ne rendi conto?”
“Certo che me ne rendo conto! Come mi rendo conto dei Kree che ho ucciso, degli Skrull, dei P!n’Dyr… Apri gli occhi, Cathy, ero un soldato di uno dei più grandi e bellicosi imperi spaziali. Uccidere per me è naturale come respirare. Non ne vado certo fiera, ma sono cresciuta in un perenne stato di guerra! Sto cercando disperatamente di adattarmi alla vita qui sulla Terra, ma non è facile…”
Deathcry strizza gli occhi, come per fermare delle lacrime. Cathy è stupita dello sfogo della compagna e le accarezza i capelli delicatamente.
“Dio, DC, scusa, io non avevo capito…”
Deathcry solleva la testa. “Ok, bionda. Ora, c’è una pazza che rischia di togliermi il mio passatempo preferito, che cosa vogliamo fare?”
“Andiamo a farle cambiare idea!”
Speedball, Rage e Rictor combattono contro un’orda di donne inferocite. Robbie evita un giavellotto lanciato da Impala solo per essere sbalzato via da un pugno di Giunonia, mentre Rictor riesce a seppellire Mezzavita e la Principessa dei Ghiacci prima di essere costretto a scappare dai raggi di Ion. Rage, dal canto suo, fa a pugni con Arclight e Infomorph (che replica i suoi poteri ed il suo vecchio costume, quello in pelle con la maschera tigrata). In breve si ritrovano tutti e tre al centro di un cerchio.
“Allora, come stiamo andando?”
“Non troppo male, direi! Abbiamo steso Mezzavita, la Principessa dei Ghiacci e Infomorph…”
“Ne restano solo un’altra decina…”
“Avanti allora!”
Rictor provoca un piccolo terremoto che disorienta tutte le loro avversarie, mentre Rage ne approfitta per colpire Giunonia e Mysteria. Speedball rimbalza lontano da Ferocia per ritrovarsi davanti a Arclight.
Poco dopo, si ritrovano nuovamente circondati.
“Novità?”
“Io ho steso Giunonia e Mysteria!”
“Bene, io dovrei aver sistemato Impala e Ion con l’ultima scossa… Robbie…”
“Ehm, stavolta nessuna…”
“Ok, sono sempre meno, ricominciamo!”
Speedball riparte con un rimbalzo, colpendo Ferocia con tanta potenza da mandarla al tappeto!
“Oh, ora si ragiona… Ehi!”
Una mano dalle dita affilate lo afferra per il collo e lo trascina in un corridoio di servizio completamente buio.
“Chi diavolo siete voi?”
“Urk… i… i N-New Warriors…”
“Beh, vediamo un po’ se questi “New Warriors” continueranno a combattere quanto ti aprirò la gola davanti ai tuoi amici… ARRGH!” Una scossa percorre il corpo dell’assalitrice di Speedball.”
“Lady Deathstrike… Ho appena steso Lady Deathstrike…” risuona una voce dal buio. Lo shock induce Speedball a “spegnere” il suo campo cinetico.
“Chi diavolo…”
“Avanti Robbie. Chi potresti conoscere su quest’isola che potrebbe salvarti le chiappe con una scossa elettrica?”
“Hallie?”
“Chiamami Jolt quando sono in servizio. Che casino state combinando?”
“Eravamo venuti a salvarti…”
“Grazie del pensiero. Ma aspettare che vi chiamassi io no, eh?”
“Come?”
“Mi sono infiltrata sull’isola apposta per scoprire i piani di Superia ed elaborare un piano d’attacco sicuro! Sai che hanno già catturato Capitan America, Falcon e un’agente dello SHIELD? Che speranze pensavate di avere?”
“Beh, non sapevamo…”
“Ah, uomini. Non sapete pensare altro che a caricare a testa bassa.”
“Ehi, pensavamo che ti avessero plagiato!”
“Ma stai scherzando?”
“Beh, sai, ultimamente eri così aggressiva…”
“Beh, una ragazza non può avere… la luna storta che viene sospettata di essere la complice di una pazza genocida? Il mese prossimo che succederà, mi unirò al Teschio Rosso?”
“Beh, e adesso?”
“Adesso muoviamoci, ho controllato un po’ in giro e ormai conosco dei passaggi sicuri. Dobbiamo tirare fuori da quella bolgia quei due e trovare Cathy e Deathcry…”
“Ah, Hallie…”
“Sì?”
“Grazie per avermi ‘salvato le chiappe’…”
“Beh, meritano…” risponde Jolt con un sorriso.
Cathy e Deathcry stanno camminando nei corridoi, facendo attenzione a non attirare l’attenzione delle donne presenti (per fortuna, le donne normali non perdono tempo a cercare di riconoscere tutte le superdonne presenti nell’isola), quando notano Superia, Man-Killer e Snapdragon passare pochi metri davanti a loro
“Deathcry… Quella è Superia!”
“Lo immaginavo, si muove come se fosse a capo di tutta l’isola.”
“Cerchiamo di seguirle ad una certa distanza, per sentire quello che dicono…”
Le due ragazze aguzzano le orecchie cercando di cogliere i discorsi del terzetto.
“… i governi mondiali accetteranno…”
“… sterminare tutti quegli uomini…”
“… sono fortunati che lo dimostriamo solo su una piccola cittadina…”
“… Capitan America farà proprio una brutta fine…”
“… quel missile…”
“… disordini? Andiamo a vedere…”
Spirito Libero fa cenno a Deathcry di andarsene silenziosamente. Una volta allontanatesi, si fermano un attimo a riflettere.
“Hanno parlato di Capitan America, di un missile, di una strage di uomini…”
“Bionda, da quando siamo qui ho visto solo una struttura paragonabile ad un silos per il lancio di un missile. Vieni con me!”
Pochi minuti dopo sono davanti al complesso indicato da Deathcry.
“Beh, entriamo, che cosa aspetti, prugnetta?”
“‘Prugnetta’? Per Sharra, preferivo quando mi odiavi!”
Le due riescono ad entrare nel silos, e lo spettacolo maestoso del missile che si staglia contro il cielo come un dito puntato toglie loro il respiro. Ma ancor di più toglie il respiro notare le due figure umane legate al missile.
“Andiamo bionda, dovremmo riuscire ad arrampicarci fino a quell’altezza.”
Una volta arrivate vicino, Cathy riconosce le due figure, ma istintivamente si dirige verso solo una di esse.
“Capitan America! Deathcry, è Cap!”
“Credo tu sia l’unica persona in tutta l’America a non premettere ‘il nuovo’ davanti a quell’esclamazione. Piacere di rivederti, Spirito Libero!” esclama Cap.
“Ehm, anche io sono contenta di rivederti. Questa è Deathcry…”
“… che ha già liberato Falcon mentre tu ti metti a civettare! Ti vuoi dare una mossa?”
“Sì, subito!”
I quattro si dirigono verso il fondo del silos.
“Allora, cosa succede qui, Cap?”
“Beh, a quanto pare Superia vuole sterminare tutta la popolazione maschile di una cittadina attraverso quel missile e…”
La voce di Cap è sovrastata dal volume dell’altoparlante:
“10…9…”
Continua su Capitan America 10
NOTE DELL’AUTORE: Dunque, intanto lancio un “gioco”: indovinate di chi sono le canzoni da cui traggo i titoli di questa serie! Quella del mese scorso era di Mystikal e Moby, dalla colonna sonora di Blade II. Questa è più facile.
Riguardo alla storia, beh, le informazioni su Superia le avete avute su CAPITAN AMERICA 9, vi ricordo che il motivo principale per cui Cathy Webster ha deciso di proseguire la carriera di Spirito Libero era la speranza di vendicarsi di lei un giorno o l’altro… direi che sta per arrivare, no?Le varie altre supercriminali che compaiono sono troppe per presentarle, ma d’altronde non necessitano di particolari spiegazione… Se le conoscete tutte complimenti! Appuntamento al prossimo numero per… l’Inferno!